Inoltrare le email
L’operazione di inoltro delle email, apparentemente elementare, nasconde un insieme di meccanismi protocollari che ne definiscono il comportamento in ogni fase del ciclo di vita del messaggio. Un messaggio ricevuto viene preso in carico dal client di posta – sia esso un’interfaccia web, un’applicazione desktop o un dispositivo mobile – e trasformato in un nuovo invio. Il processo non consiste in una mera duplicazione del contenuto, ma richiede la costruzione di un nuovo envelope conforme agli standard RFC 5322 e successive estensioni, come l’RFC 6531 per il supporto Unicode.
Il client genera un messaggio MIME multipart che incorpora l’header originale, spesso preceduto da un prefisso “Fwd:” o “FW:” nel campo Subject, e include il corpo del messaggio precedente come parte inline o allegato. Gli eventuali file allegati vengono preservati, mentre il nuovo invio viene affidato al server SMTP del mittente, tipicamente attraverso le porte 25, 465 o 587. Il server esegue i comandi MAIL FROM, RCPT TO e DATA, applicando controlli di autenticazione SPF, DKIM e DMARC. Eventuali discrepanze possono comportare il rifiuto del messaggio o la sua classificazione come spam.
A livello server, l’inoltro automatico si configura mediante regole di filtraggio, ad esempio con il linguaggio Sieve su sistemi Dovecot o tramite interfacce di gestione come cPanel. La distinzione tra redirect e forward è sostanziale: il primo mantiene intatto il mittente originale, mentre il secondo sostituisce il campo From con l’indirizzo dell’inoltratore, aggiungendo trace Received per la tracciabilità. Entrambe le modalità richiedono attenzione per evitare loop di inoltro, mitigati da header di controllo come Loop o Auto-Submitted.
L’inoltro può compromettere l’integrità delle firme DKIM, poiché la modifica del contenuto invalida la firma originale. Per preservare la catena di autenticazione si adopera ARC, che registra le alterazioni intermedie senza interrompere la validazione. In contesti aziendali, l’inoltro facilita la distribuzione delle comunicazioni: un messaggio di assistenza può essere trasferito al reparto competente con note contestuali, mentre in ambito infrastrutturale si impiegano alias di dominio o file .forward per convogliare flussi verso caselle centralizzate o script di elaborazione.
Dal punto di vista operativo, l’abuso di inoltri massivi genera sovraccarico di banda e supera le quote SMTP imposte dai provider. Inoltre, il trasferimento di dati personali senza consenso espone a violazioni normative, come quelle previste dal GDPR. La configurazione ottimale prevede l’uso di TLS per la crittografia in transito, il monitoraggio dei log di posta e test periodici con strumenti di analisi della deliverability.
L’inoltro delle email rappresenta quindi un processo strutturato che coinvolge client, server, protocolli di trasporto e meccanismi di sicurezza, con implicazioni dirette sulla deliverability, sulla privacy e sull’efficienza dei flussi comunicativi.
Inoltrare le mail con Directadmin è un’operazione che permette, da una schermata di configurazione semplice e intuitiva, di “girare” le email dall’indirizzo di origine verso uno o più destinatari differenti. Inoltrare le email può tornare utile se si vuole avere la copia delle email su un indirizzo email esterno o personale. Configurando, inoltre, il sistema antispam si potrà evitare che vengano inoltrate mail spam.
Inoltrare le email con Directadmin
Accedere a Directadmin e andare su E-mail manager>Forwarders
Si presenterà questa schermata
Cliccando su Create e-mail Forwarder si aprirà questa finestra
dove:
– Su new forwarder name bisogna inserire la mail su cui bisogna indirizzare gli inoltri, quella di origine per l’inoltro
– Add destination indica che deve essere una email
– L’ultimo campo di inserimento è, invece, l’indirizzo di destinazione effettivo (anche più di uno cliccando sempre su +Add)
Ad esempio se si vuole fare in modo che le mail inviate a pippo@ finiscano su un’altra mail chiamata ad esempio test@ bisognerà configurarla come segue
si otterrà quindi questo
